La Regione Emilia Romagna ha introdotto un’importante novità nei sistemi di codifica e nei flussi informativi basati sulle SCHEDE DI DIMISSIONE OSPEDALIERA (SDO), prevedendo – nell’ambito di una generale revisione di questo settore – indicatori specifici per le attività svolte in strutture di degenza riabilitativa (Codd 56,28,75,e 60) a partire dal 2017.
In particolare, si tratta dell’inserimento sistematico in SDO dei punteggi del Barthel Index e della Rehabilitation Complexity Scale (RCS), da compilarsi entro le 72 ore dall’accesso e almeno 72 ore prima della dimissione.
Oltre a queste variabili, per alcune attività – quali quelle di Alta Specialità Riabilitativa svolte nelle strutture cod. 28 e 75 – sono previsti ulteriori indicatori funzionali.
Altro elemento rilevante di novità è l’indicazione a codificare costantemente in SDO le prestazioni riabilitative erogate nel corso della degenza presso Unità per acuti.
Già da tempo alcune regioni italiane hanno disposto che nella documentazione clinica delle strutture di degenza siano riportati obbligatoriamente indicatori funzionali. Ad esempio, nella Regione Veneto viene richiesta la compilazione del Barthel Index all’ingresso, durante il ricovero ed alla dimissione da ogni Unità di Degenza; in altre regioni (ad esempio nel Lazio) la registrazione di variabili funzionali è obbligatoria ai fini della valutazione di appropriatezza e di scelta del setting riabilitativo.
La novità introdotta con la disposizione della Regione Emilia Romagna consiste nell’inserimento di tali variabili nella SDO, documento fondamentale nella generazione dei flussi informativi di sistema.
Al momento, la compilazione dei campi relativi alle variabili funzionali è introdotta in modo sperimentale; si tratta comunque di un elemento importante sul piano organizzativo e per le sue implicazioni cliniche ed operative, che riconosce l’insufficienza delle codifiche basate sulla sola classificazione ICD, ai fini di una efficace descrizione delle attività di riabilitazione intraospedaliera.
Questa disposizione regionale è frutto anche del lavoro di un gruppo tecnico che ha visto la partecipazione di diversi colleghi fisiatri e soci della SIMFER tra cui il past President Basaglia ed il vicepresidente Brianti. Lo stesso Brianti aveva coordinato un progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, sull’impiego della RCS V13, e da cui si è poi sviluppato un ulteriore progetto multicentrico nazionale tuttora in corso
L’iniziativa conferma la necessità di una evoluzione delle schede di dimissione verso una più precisa codifica delle attività riabilitative, che dia giusto rilievo agli aspetti caratterizzanti di questo settore dell’assistenza.
E’ una necessità da tempo evidenziata dalla SIMFER in diverse sedi istituzionali e in diversi documenti, nel solco del possibile sviluppo di una SDO riabilitativa (SDO-r), che sia efficace strumento di governance clinica.
E’ quindi auspicabile che la strada intrapresa dalla Regione Emilia Romagna possa fare da apripista per una revisione delle modalità di codifica e dei conseguenti flussi informativi a livello nazionale, orientata a maggiore omogeneità, precisione e completezza nella raccolta dei dati e che, in prospettiva futura, possa anche efficacemente raccordarsi con i flussi informativi territoriali relativi all’assistenza riabilitativa.
In allegato (link) la circolare della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare della Regione Emilia Romagna su “Specifiche Funzionali –Flusso SDO Schede di Dimissione Ospedaliera- Anno 2017”