Un nuovo punto di vista su ausili e protesi che mette al centro le persone portatrici di disabilità

Guido MB La SIMFER sui media

da: Panorama Sanità

Dal 23 al 25 marzo a Bergamo il Corso nazionale Simfer sul tema

Bergamo centro di eccellenza per gli ausilii e le protesi per le persone portatrici di disabilità. Il capoluogo lombardo ospiterà da giovedì 23 a sabato 25 marzo 2023, nell’auditorium dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, il Corso nazionale di aggiornamento della Società italiana di Medicina fisica e riabilitativa (Simfer) dal titolo Il fisiatra e la prescrizione di ausili e protesi: il paziente al centro della scelta, organizzato dal gruppo regionale Simfer Lombardia. Il Corso sarà introdotto da una lettura di apertura della presidente Simfer Giovanna Beretta sul tema “Il fisiatra e la prescrizione di ausili e protesi: specificità, competenza e responsabilità nel lavoro in team”. «Gli ausili sono prescritti da medici che, in collaborazione con un team composto anche da terapisti occupazionali e tecnici ortopedici, valutano con la persona e la sua famiglia la migliore soluzione per garantire una vita indipendente», spiega Silvia Galeri, direttore dell’unità di Riabilitazione specialistica dell’Asst Papa Giovanni XXIII e direttore scientifico del corso. «Sono fondamentali per poter vivere pienamente il proprio ambiente di vita affettivo, sociale, lavorativo. Sono molto lieta che proprio a Bergamo siano presenti alcuni tra i migliori specialisti italiani del settore, tra i quali vari rappresentanti delle Unità operative di Riabilitazione della provincia bergamasca, territorio che si distingue in tutta la Lombardia per la molteplicità di offerta qualificata in area riabilitativa».

Tra i relatori anche Claudio Tombolini, presidente dell’Associazione Disabili Bergamaschi (Adb), tra le più attive in tutta la provincia per i servizi offerti a supporto delle persone con disabilità.

Scegliere l’ausilio o la protesi corretta non è un atto compilativo, una scelta all’interno di un catalogo. «Richiede competenze e responsabilità specifiche», spiega Galeri, «che pongono il medico specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione alla guida del team riabilitativo. L’evoluzione culturale, sociale e tecnologica ci impone un cambio di prospettiva». Nella presa in carico della persona con disabilità, il centro non è tanto la scelta dell’“oggetto ausilio” da una lista di presidi, «ma voler riportare il soggetto/paziente con la sua menomazione, il suo deficit funzionale e la sua disabilità, al centro della scena per svilupparne il potenziale di recupero, certamente anche tramite l’ausilio».

Per questo il Corso nazionale Simfer di Bergamo non sarà strutturato per categorie di ausili, ma per aree tematiche. «Partiremo da specifici casi clinici», spiega Galeri, «perché nel passaggio dalla valutazione clinica alla prognosi funzionale si colloca il Progetto Riabilitativo Individuale, con la ricerca della migliore soluzione di ausilio o protesi che le attuali risorse tecnologiche permettono per raggiungere il massimo potenziale di autonomia».

Nelle tre giornate, dopo una sessione introduttiva dedicata alle basi della prescrizione, si parlerà di quattro macrotemi principali: la persona con disabilità di origine neurologica, il rachide e il deficit di controllo posturale, l’amputazione, relativamente alla protesi dell’arto superiore e inferiore, e infine l’età evolutiva, con il bambino al centro della scelta.

 

da: panoramasanita.it