Storia Internazionale

La Medicina fisica e riabilitativa nell’ultimo mezzo secolo si è avvalsa in Europa del lavoro di importanti organismi fondati dai fisiatri con lo scopo di far crescere la disciplina uniformandola nei suoi diversi aspetti a livello europeo. In realtà i fondatori di questi organismi, e quanti nel tempo si sono dedicati ad essi, erano “europeisti” convinti ed erano altresì convinti che ognuno nella sua attività dovesse collaborare a costruire l’Europa: infatti l’obiettivo che ci si era dati era quello di costruire una Europa fisiatrica.

L’Europa nasce con il trattato di Roma del 1957 che fonda la Comunità Europea, successivamente evoluta in Unione Europea. E nel 1963 viene fondata la Fédération Européenne de Médecine Physique et de Réadaptation che raggruppava le Società scientifiche nazionali. I suoi fini erano essenzialmente scientifici.

Essa aveva per statuto i seguenti obiettivi:

  1. l’organizzazione della collaborazione sul piano scientifico di tutti gli organismi che avevano lo scopo di sviluppare la medicina fisica e la medicina riabilitativa;
  2. l’armonizzazione nel diversi Paesi europei sia della formazione specialistica, sia dei criteri di qualificazione di questa specialità;
  3. la promozione in ogni Paese europeo di una società scientifica nazionale e di un organismo di difesa sul piano teorico degli interessi generali dei fisiatri;
  4. armonizzazione sul piano internazionale dell’azione dei diversi organismi e rappresentazione della specialità.

Fin dall’inizio la Federazione si è occupata soprattutto della formazione del medico specialista PRM, creando una Commission des Etudes: essa, dopo un’inchiesta sulla situazione della formazione del fisiatra nei diversi Paesi d’Europa (A. Tonazzi), preparò un rapporto “La formazione dello specialista in Europa”, che fu presentato da R. Waghemaker al V° Congresso della International Federation a Montreal. È del 1970 il documento sulla formazione dello specialista in Europa che è il documento di riferimento che l’O.M.S. (Ufficio Regionale per l’Europa) suggerisce come programma di riferimento nella riunione tenuta in Polonia dal 10 al 16 novembre 1971 nella quale prevalse la scelta di affidare la Riabilitazione medica ad uno specialista ad hoc anziché lasciare la competenza agli specialisti dei singoli organi od apparati. Fu questa una scelta determinante perché all’inizio i delegati delle Società nazionali spesso provenivano dalle discipline cosiddette affini, come l’Ortopedia, la Neurologia, la Reumatologia, la Radiologia, ed altre; la stessa denominazione e le funzioni erano diverse da un paese all’altro. Le prime riunioni erano molto accese con lunghe discussioni, spesso inconcludenti; ma ben presto, nel giro di pochi anni, prese il sopravvento l’idea di una nuova disciplina basata su una filosofia neo-umanistica ed antiriduzionistica, ed alla fine cessarono le spinte settorializzanti. Ma il lavoro della Federazione continuò anche dopo questi primi successi. La Federazione infatti fu riconosciuta come ONG (Organizzazione non governativa) dal Consiglio d’Europa e partecipò quindi con due importanti esperti (A. Van Gestel e F. Isch), che erano delegati rispettivamente dei Paesi Bassi e della Francia, alla produzione di un importante documento, pubblicato nel 1984 ed ancora oggi attuale, dal titolo “Una politica coerente in materia di riabilitazione delle Persone disabili – Formazione del personale della sanità che si occupa della riabilitazione: situazione attuale negli stati membri e proposte per il miglioramento di questo tipo di formazione”.

La Federazione cominciò ad organizzare anche dei congressi europei, che ormai da tempo si svolgono con regolarità con cadenza biennale; nel prossimo giugno a Bruges (Belgio) si terrà il 16° Congresso Europeo della disciplina. Inoltre fin dal 1964 si è avvalsa di una rivista scientifica, “Europa Medicophysica”, fondata da Dario Fiandesio (Italia): essa ancora oggi viene pubblicata ed è indicizzata, ed è stata un importante strumento per la crescita della disciplina a livello europeo. Oggi, come è successo all’International Federation, anche la Federazione Europea, che ha tanto contribuito alla nascita ed alla crescita omogenea della nostra disciplina specialistica, si è sciolta per lasciare il passo alla costituzione di una Società scientifica europea, in modo da favorire ancor più l’omogeneità su un piano scientifico e professionale.

Académie Européenne de Médecine de Réadaptation

Un altro organismo importante è l’ Académie Européenne de Médecine de Réadaptation fondata nel 1968 da un gruppo di famosi fisiatri che fin dall’inizio avevano operato assieme negli altri Organismi e che consideravano un danno che spesso colleghi che si erano dimostrati esperti e capaci venivano sostituiti come delegati nazionali interrompendo così la loro collaborazione. Soci fondatori dell’Académie furono: F. Barnosell (Spagna), H. Fallet (Svizzera), D. Fiandesio (Italia), L. Guttmann (Regno Unito), G. Valobra (Italia), R. Waghemacker (Francia) e W. Zinn (Svizzera).

La lingua ufficiale è il francese, ma anche l’inglese viene comunemente usato. Per statuto i membri dell’Académie debbono essere tutti fisiatri e possono essere al massimo 50, ma non si è mai superato il numero di 40: Si è ammessi solo per cooptazione mediante votazione segreta dopo un complesso iter che prevede che la proposta di ammissione venga fatta da tre padrini membri dell’Académie. Il suo logo è “Societatis vir origo ac finis” (Man is both the source and the goal of the Society). I fini statutari dell’Académie sono: - improve all aspects of rehabilitation of disabled persons; - be a reference point in the scientific, educational and in humanitarian aspects of Rehabilitation Medicine; - engage in moral and ethical debate particularly in relation to the practice of Rehabilitation Medicine; - exchange information define the field of rehabilitation and bring precision to terminology; - ensure that education in Rehabilitation is part of the undergraduate medical curriculum: - support and help improve research in Rehabilitation; - introduce and to defend the concept of Rehabilitation, as well amongst disabled persons and public, as in medical and related professional circles being sensitive to the socio-cultural environement of the country in which it is practised; - facilitate exchanges of P.R.M. trainees and doctors between different countries. Come si vede l’Académie ha un compito meno scientifico e più mirato sugli aspetti filosofici, umanitari, etici. Nel tempo ha prodotto diversi documenti tra i quali meritano di esserne ricordati alcuni: La violenza sulle Persone disabili; I problemi etici posti per la sessualità delle Persone disabili; L’accessibilità alla riabilitazione delle Persone disabili (in corso di pubblicazione). L’Académie cura anche una collana di libri: “La plasticità de la fonction motrice”, curato da JP Didier e pubblicato da Sprinter nel 2004; “Assessment in Physical Medicine and Rehabilitation” curato da M.Barat e F.Franchignoni e pubblicato Da Maugeri Foundation Books nel 2005; mentre sono in corso di pubblicazione volumi su: Pelvic floor dysfunction; Rehabilitation in Oncology; Pain and Motricity; Sphincters functioning. Da anni esiste un Premio de l’Académie, che è un premio di 10.000 franchi svizzeri, supportato dalla Fondazione paraplegici svizzera. Il premio viene conferito in occasione del Congresso Europeo per una pubblicazione di Medicina riabilitativa. L’Académie, oltre a svolgere un suo autonomo programma di attività, ha sempre collaborato strettamente con la Fédération Européenne e con la Section PRM dell’UEMS. Da questa collaborazione sono nati nel 1989 il 1° “White book of Physical and rehabilitation medicine”, pubblicato dall’Universidad Complutense di Madrid ed il nuovo White book pubblicato lo scorso anno. Parlare di Accademia e di Accademici può far pensare ad un ambiente molto formale e paludato. Ma non è così. Alle due riunioni che si svolgono ogni anno, in primavera ed in autunno, è gradita la partecipazione dei familiari, per i quali è sempre previsto un programma turistico durante i lavori, mentre essi partecipano alle visite, quasi sempre organizzate, ai centri di riabilitazione più famosi. Si cerca di creare tra gli accademici e le loro famiglie delle relazioni di amicizia, che naturalmente proseguono anche al di là delle riunioni dell’Académie.

Union Européenne des Médecins Spécialistes (U.E.M.S.)

Un terzo organismo europeo della disciplina è la Section Monospécialisée en M.P.R. de l’Union Européenne des Médecins Spécialistes (U.E.M.S.). L’U.E.M.S. nasce a Bruxelles nel 1958 a seguito della legge europea che stabiliva la libera circolazione dei medici nella Comunità, creando il problema delle garanzie necessarie a far si che la migrazione dei medici avvenisse ad alti livelli di qualità. L’U.E.M.S. fin dall’inizio lavora strettamente con i vertici dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa. Ben presto l’U.E.M.S. crea le Sezioni monospecialistiche (oggi si chiamano solo Sezioni) composte da due delegati nominati dall’Ordine dei Medici di ciascuna nazione, ma con un voto unico per ogni nazione partecipante. La sezione denominata “Physiothérapie” nasce nel 1963, ma bisogna attendere il 1971 per arrivare alla sua prima riunione (Mondorf les Bains – Luxemburg) nella quale, ottenuta la definizione dell’autonomia della disciplina, personaggi storici come J. Emmerechts (Belgio), Amedeo Tonazzi (Italia), Fritz Venema (Paesi Bassi) René Waghemacker (Francia), chiesero il cambiamento della denominazione della sezione che dal 1974 si è potuta chiamare Section de Médicine Physique et de Réadaptation. Essa fu guidata molto efficacemente da F. Venema come Presidente, sostituito poi nel 1985 da André Bardot, e da A. Tonazzi, storico Segretario, dal 1974 al 1990, poi sostituito da Antoine Macouin.

Scopo della Sezione era l’armonizzazione della formazione del medico specialista ad un livello elevato, per cui si interessava fra l’altro dell’insegnamento nei diversi paesi comunitari e del ruolo del medico specialista PRM e della sua formazione continua; ma la Sezione si occupava anche della difesa degli interessi morali e materiali dei fisiatri, per cui affrontava anche problemi più sindacali, sia nella definizione del rapporto con gli altri medici specialisti, sia nello stabilire relazioni ottimali con il personale non medico che opera nella riabilitazione, partecipando al team. Il numero dei documenti prodotti dalla Sezione fu molto alto, e la qualità degli stessi molto elevata; l’efficacia dell’azione della Sezione fu assicurata dagli stretti rapporti mantenuti con il Bureau Central dell’U.E.M.S. e con i suoi Segretari generali: rapporti cercati e mantenuti costantemente dalla Sezione, che quasi sempre si riuniva per questo a Bruxelles, e che fruttavano la massima vicinanza con gli organi decisionali dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa. Nel 1990 la Sezione decise di dedicarsi completamente alla creazione dell’European Board of Physical and Rehabilitation Medicine, che è diventato il quarto organismo dei fisiatri europei. Lo statuto del E.B., preparato dalla Sezione in tempi record, fu registrato il 19 luglio 1991 a La Haye (Paesi Bassi), sede della Corte Europea di Giustizia.

Furono Soci Fondatori, firmatari per conto di tutti i delegati della Sezione, H. Anciaux (Belgio), A. Bardot (Francia), M.A. Pinto de Vasconcelos (Portogallo), A. Macouin (Francia), L.P.Rodriguez (Spagna), H.Verstappen (Paesi Bassi). Il rapporto con la Sezione fu volutamente mantenuto stretto: infatti i componenti la Commissione (Board) sono gli stessi della Sezione, due delegati per ciascun Paese, così come Segretario del Board è, per Statuto, il Segretario della Sezione. Naturalmente i problemi iniziali erano due. Quello economico fu in parte risolto dal Segretario A. Macouin che riuscì a farsi dare un cospicuo lascito da una Società, la West of France Grouping, di medici specialisti PRM che si scioglieva, e successivamente dalle tasse pagate per il riconoscimento dei titoli. Il secondo riguardava l’operatività necessaria per la quale non potevano essere sufficienti due riunioni per anno; questo problema fu risolto creando delle Commissioni di lavoro più snelle e capaci quindi di riunirsi molte volte all’anno.

In particolare si creò una Commissione esecutiva di 6 membri coadiuvata da una Commissione di Insegnanti, composta da Professori Universitari, delegati o meno della sezione. La Commissione di Insegnanti era inizialmente composta da A.Bardot (Francia), C. Bertolini (Italia), A. Chantraine (Svizzera), JP. Didier (Francia), J.Ekholm (Svezia), G.Lankhorst (Paesi Bassi), L.P. Rodriguez (Spagna), H. Stam (Paesi Bassi), G. Vanderstraeten (Belgio), A. Ward (Regno unito); ad essi presto si aggiunsero: A.Mc Namara (Irlanda), X. Michail (Grecia) e R. Valero (Spagna). Ed André Bardot, che ne era la guida, seppe contagiare tutti con il suo entusiasmo e con la sua certezza che si stava facendo una cosa veramente importante, determinante per il futuro della disciplina e per la sua crescita in un’Europa che stava crescendo.

In meno di due anni nacquero il Programma delle conoscenze, una sorta di programma teorico costituito da più capitoli, le regole sul tirocinio pratico con il logbook bilingue (francese ed inglese). Contemporaneamente la Commissione lavorava alla costruzione di un database di domande a risposta multipla e di casi clinici con domande a risposta multipla per poter fare gli esami. Questo archivio di oltre 500 MCQ consentì di tenere la prima sessione di esami nel novembre del 1993 a Gand, in Belgio. La correzione avveniva in anonimo da parte della Commissione, ma poi, dal 1996, l’esame si teneva in contemporanea in 5 diverse città d’Europa (Madrid, Parigi, Roma, Stoccolma e Zurigo), e la correzione avveniva a Dijon (Francia) mediante lettore ottico, garantendo l’anonimato, e con una analisi statistica delle risposte, sotto la supervisione di JP Didier. Nello stesso tempo nascevano:i moduli bilingue da presentare al Board per il riconoscimento da chi era specialista da oltre 10 anni, e per questo esentato dall’esame, ma valutato solo su curriculum; nascevano anche i moduli per il riconoscimento come centri formatori e, definiti i criteri, iniziavano le visite ai centri che avevano fatto domanda di accreditamento. Antoine Macouin, che svolgeva con puntualità e competenza le funzioni di Segretario sia della Sezione, sia del Board, era riuscito, praticamente da solo, a portare avanti il lavoro della Commissione della Demografia della Riabilitazione in Europa, raccogliendo importanti dati sulla situazione della disciplina in quasi tutti i Paesi aderenti. Macouin si dimise nel 2001 e fu sostituito da Alain Delarque (Francia), che riorganizzò i lavori, con l’aiuto di un vicesegretario, G. de Korvin.

Nacque il sito web (www.euro-prm.org) che è ben organizzato, ricco di informazioni e regolarmente aggiornato. Conclusioni Naturalmente oggi il lavoro negli Organismi europei della disciplina risulta notevolmente aumentato, e talvolta appesantito, dall’ingresso nell’Unione Europea di nuovi Paesi. Questi ultimi pongono ogni volta problemi, talvolta non semplici, di armonizzazione di tutti gli aspetti riguardanti la disciplina, dalla formazione alle competenze, dalla pratica professionale alla formazione continua. Non è mai stato facile riuscire a capire l’attività reale dello specialista PRM in Paesi spesso molto diversi con esperienze storiche diverse, con sistemi sanitari diversi, con cultura diversa.

Oggi il numero dei Paesi rende difficili le reciproche conoscenze, ed anche se il nucleo storico dei Paesi europei è ben consolidato non è facile per i nuovi delegati entrare in sintonia con gli altri. Ma resta la certezza che, a fronte di queste difficoltà, e proprio per queste difficoltà, resterà acceso lo spirito di interesse, di entusiasmo e di amore per la disciplina, per quanto essa rappresenta e per quanto può continuare a rappresentare per i nostri pazienti. Il lavoro che viene svolto resta comunque un lavoro importante; di ciò ne hanno consapevolezza i delegati dei vari paesi negli organismi europei, e questa consapevolezza è sempre stata il più importante degli stimoli.

Chi desiderasse approfondire questi argomenti può leggere l’articolo “European Physical and Rehabilitation Medicine Organisms – Origins and developments”; Bardot A., Tonazzi A.; Eura Medicophys 2007;43(2):185-94.

Carlo BERTOLINI

Università Cattolica
Roma, Italy

Allievo di A. Tonazzi

Alain DELARQUE

Université
Marseille, 
France

Allievo di A. Bardot