22.04.2022 In occasione della giornata Nazionale per la Salute della Donna, istituita dal Ministero della Salute nel 2015, la sezione 31 della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione, dedicata alla Medicina di Genere, non può non richiamare gli importanti aggiornamenti degli ultimi anni in tema di appropriatezza diagnostica e terapeutica in ottica genere-specifica.
All’inizio degli anni 90 la cardiologa statunitense Bernardine Healy evidenziò per la prima volta come la sottostima dei sintomi di ischemia cardiaca, diversi tra donne e uomini, causasse frequentemente una maggiore mortalità delle prime per mancata diagnosi o per inappropriata gestione terapeutica. Da allora ci sono stati innumerevoli riscontri circa la necessità di favorire tanto un’adeguata conoscenza delle differenze sesso-genere specifiche nelle diverse patologie, quanto una maggiore sensibilizzazione della ricerca medica per offrire appropriate chances terapeutiche.
In tal senso, dopo ripetute sollecitazioni da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Governo Italiano ha sancito con la legge 3 del 2018 l’importanza della Medicina di Genere, riconoscendola come obiettivo sanitario prioritario e strategico per garantire appropriatezza ed equità delle cure per tutti gli individui.
La Simfer ha attivato già nel 2019 la sezione 31 sulla Medicina di Genere, coordinata dalla Drssa Concetta Laurentaci che, affiancata dal direttivo della sezione e da tutti i Colleghi, ha svolto intensa attività formativa, sia con sessioni durante i congressi nazionali Simfer, sia con webinar gratuiti per gli iscritti Simfer durante il periodo pandemico.
Anche nel prossimo congresso Simfer sarà prevista una sessione su pazienti Long Covid in ottica di genere, in quanto proprio l’infezione da Sars-Cov2 ha evidenziato nette differenze tra donne e uomini in termini di mortalità e di recupero post-malattia.
In conclusione…. Vi aspettiamo dal 23 al 26 ottobre a Catania per parlare ancora di Medicina di Genere in Riabilitazione!”
