Fisiatra: chi è, cosa cura? Da oggi un numero verde – 9.11.2019

Guido MB La SIMFER sui media

Fisiatra: chi è, cosa cura? Da oggi un numero verde

9 Novembre 2019

Tra ortopedia, riabilitazione e cura della persona; contro i ciarlatani e le fake news una giornata nazionale e un numero verde da chiamare per sapere a cosa serve la fisiatria.

Fisiatra: chi è questo medico? Per molti è una figura sconosciuta o dai contorni incerti, non si sa bene cosa fa e neppure a che serve questa branca medica. Per farsi conoscere meglio, i fisiatri stessi annunciano l’iniziativa della prima Giornata nazionale del fisiatra e l’introduzione di un numero verde che spiegherà a tutti le funzioni di questa specialità e perché sono utili, anzi necessarie.

Spiega tutto ad Adnkronos Salute il dottor Pietro Fiore, presidente della Società italiana di medicina fisica e riabilitativa (Simfer). «Un filo diretto con i cittadini per aiutarli a capire cosa fare in caso di dolore o disabilità, ma anche per smascherare fake news e metodi miracolosi spacciati da ciarlatani che ormai inondano la rete, causando danni ai pazienti e illudendoli con finte terapie che rubano solo soldi: dalle cellule staminali per curare la Sla all’elettro-stimolazione del midollo, fino ai disperati viaggi in Cina per trovare una soluzione che in realtà non c’è».

Per questo la categoria ha deciso di indire, il prossimo 15 novembre la prima Giornata nazionale del fisiatra e di aprire un apposito numero verde 800.766.403. Queste iniziative saranno accompagnate da un’attività sui social con l’hashtag #ilfisiatrafaladifferenza.

Il numero verde – spiega il dottor Fiore – «sarà un filo diretto dedicato a tutte le persone che vogliono approfondire i temi o anche porre domande sulla disabilità causata dalle diverse affezioni patologiche o dal dolore in ambito neuromuscolare, osteoarticolare, cognitivo-relazionale, biomeccanico-ergonomico. E certamente servirà anche a chiarire dubbi e a fornire dati corretti su tanti campi che oggi sono oggetto di informazioni non fondate, se non vere e proprie fake news».

Ma perché le fake news e i ciarlatani preoccupano tanto la categoria? Ecco la risposta, sempre per bocca del presidente della Simfer: «La nostra professione è nata dall’ortopedia e si occupa delle patologie muscolo-scheletrico e dell’aiuto alle disabilità. I fisiatri sono i medici del funzionamento della persona; lo scopo della Medicina fisica e riabilitativa è aiutare chi soffre di limitazioni nelle normali attività quotidiane a causa di disturbi o malattie, a recuperare il maggior grado di autonomia e funzionalità».

Una volta chiarito che il fisiatra non è un ortopedico e ha delle funzioni proprie e precise, sorge la domanda: quando occorre rivolgersi al fisiatra? Risponde sempre la Simfer con un elenco dettagliato delle patologie:

1) Disabilità di origine muscolo scheletrica (artrosi, traumi scheletrici, tendinopatie, osteoporosi, fibromialgia, lombalgie, cervicalgie; 2) Disabilità di origine neurologica (ictus, malattia di Parkinson, sclerosi multipla, traumi cranioencefalici, lesioni del midollo spinale, paralisi cerebrali infantili, malattie neurodegenerative); 3) Disabilità dovuta a condizioni dolorose di diversa origine; 4) Disabilità di origine respiratoria (broncopatie croniche, fibrosi cistica); 5) Disabilità di origine cardiaca (esiti di infarto cardiaco, scompenso); 6) Disabilità dovuta all’invecchiamento fisiologico; 7) Disabilità dovuta a tumore o a esiti delle cure per tumore.

Chiarito questo, risulta facile capire che – continua il dottor Fiore – «Il fisiatra non cura la malattia di una persona, ma ‘la persona che ha una malattia‘ e che per questo soffre di una limitazione funzionale; tiene conto non solo degli aspetti biologici, ma anche di quelli personali, sociali e psicorelazionali».

Ed ecco quindi il concetto da tenere a mente: «La riabilitazione non si fa alle persone, ma con le persone; per
questo il fisiatra, come tutti i professionisti della riabilitazione, adotta un atteggiamento di supporto e aiuto, non prescrittivo, e predilige il lavoro in team, di cui la persona servita è il primo componente”.

 

fonte:www.laleggepertutti.it