Lettera del Presidente SIMFER

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Lettera del Presidente SIMFER

Care Colleghe e Colleghi, care Amiche ed Amici,

come ben sapete il Consiglio di Presidenza della SIMFER dopo aver valutato quanto già disposto da altre società scientifiche ed in relazione sia all’andamento della pandemia da Coronavirus sia alle attuali disposizioni delle Autorità Nazionali e Regionali sulle attività congressuali, ha dovuto prendere atto dell’impossibilità a svolgere il Congresso Nazionale 2020 in presenza, nella sede di Milano.

 

Il Congresso 2020 verrà comunque svolto, seppure in forma virtuale; il Consiglio di Presidenza ha deciso di assumere in prima persona il compito di organizzarlo, in  collaborazione con le Sezioni Scientifiche, a testimonianza dell’impegno di tutta la nostra comunità professionale per contribuire alla piena ripresa di operatività dei servizi riabilitativi e delle attività del medico fisiatra, in un grande sforzo comune di riflessione su come riorganizzarsi al meglio facendo tesoro delle pur dolorose esperienze passate.

Il Congresso si terrà dal 2 al 4 dicembre 2020, con sessioni pomeridiane online in forma di Webinar. Al più presto verrà pubblicato sul sito del Congresso Virtuale il Programma, già in fase di avanzata definizione.

Purtroppo, il formato virtuale del Congresso non permetterà lo svolgimento dei molti momenti di confronto che caratterizzano la vita societaria, ma abbiamo previsto, per chi vorrà partecipare, anche un momento di “incontro”, seppure a distanza, per i gruppi regionali, nella migliore tradizione SIMFER.

I particolari e le modalità di partecipazione dei gruppi regionali verranno comunicate al più presto a cura di Massimo Costa, delegato del Consiglio di Presidenza ai rapporti con i gruppi regionali.

E’ doveroso rivolgere un sentito ringraziamento ai colleghi del Gruppo Regionale Lombardia, per il loro grande impegno nella preparazione di un evento che si preannunciava come una grande occasione di crescita professionale e scientifica.

Il loro sforzo non sarà comunque vanificato;  il Congresso Nazionale, già assegnato a Milano per il 2020, verrà posticipato al 2021e quindi il Congresso Nazionale del 2022 verrà svolto a Catania (già assegnato per il 2021).

Le date identificate, tra le possibili offerte dal Centro Congressi MICO, sono dal 29 al 31 ottobre 2021.

Sono stati consultati tutti i Segretari Regionali a proposito della modalità e la tempistica per effettuare, in modo assembleare ed in presenza, il rinnovo delle cariche societarie, sia centrali sia regionali.

Come ben sapete lo statuto attuale, approvato recentemente a Roma e redatto con lo scopo di poter procedere con il riconoscimento giuridico della Società Scientifica, non prevede una votazione a distanza, ma solo in presenza.

Proprio per mantenere le modalità tradizionali di rinnovo delle cariche societarie e permettere una ampia e qualificata partecipazione dei soci a questo momento fondamentale della vita societaria, il CdP ha proposto di “congelare” per un anno le cariche societarie attuali per procedere al loro rinnovo durante il Congresso di Milano 2021, in presenza.

Come Presidente ho già acquisito il consenso del Collegio dei Probiviri e di tutti i Segretari Regionali perché ho ritenuto importante e fondamentale condividere tale decisione con chi  rappresenta più da vicino i soci.

Si tratta di continuare a lavorare insieme per un altro anno in modo da garantire quella continuità di intervento, sia scientifico, sia di collaborazioni con le istituzioni, soprattutto con il Ministero della Salute, tanto importante in questo momento in cui, probabilmente, la Sanità Italiana dovrebbe poter contare su fondi straordinari per il suo sviluppo.

Credo che procedendo al rinnovo in presenza delle cariche societarie nel 2021 si potrà riprendere in modo assolutamente appropriato quella normale periodicità prevista dal dettato statutario.

Vi comunico perciò questa decisione, abbastanza sofferta del Consiglio di Presidenza che ritengo certamente straordinaria, ma sicuramente importante per la nostra società scientifica e indirizzata a permettere ai soci di esprimere compiutamente le loro scelte.

 

Colgo l’occasione per informarvi che il Ministero della Sanità in una recente nota ha comunicato che per il prossimo anno accademico saranno a disposizione 269 contratti (borse) per le Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa: 89 in più rispetto al precedente anno.

Questo risultato viene accolto in maniera particolarmente favorevole perché esemplificativo di come in questi anni il Consiglio di Presidenza tutto abbia lavorato con il pensiero di essere vicino alle generazioni dei giovani fisiatri, a partire dalla loro formazione specialistica. Esse infatti rappresentano il futuro della Nostra società e della Nostra importante disciplina, unica per le sue caratteristiche peculiari a occuparsi in maniera specifica della disabilità e fondamentale nell’Area Riabilitativa sia a livello territoriale sia ospedaliero.

 

Nell’attuale contesto è essenziale ribadire l’unitarietà di questo settore, contrastando ogni tendenza alla sua frammentazione all’interno di altri contesti assistenziali. La stessa OMS sostiene questa impostazione, considerando la riabilitazione come un settore autonomo e specifico dei sistemi sanitari, e di importanza prioritaria per la loro attività nel 21° secolo.

Continuiamo a sostenere che approcci settoriali, in una prospettiva di “riabilitazione d’organo” (neurologica, cardiologica, etc..) sono del tutto inadeguati a rispondere alla complessità dei bisogni di salute delle persone con disabilità, oltre a comportare frammentazione organizzativa e potenziale spreco di risorse.

Questa nostra impostazione trova riscontro nelle proposte organizzative che abbiamo sviluppato e presentato in sede istituzionale. Ribadiamo la necessità di mantenere tutte le diverse componenti dell’assistenza riabilitativa e della relativa rete dei servizi, ospedalieri e territoriali, all’interno di una unica cornice di riferimento, che consenta una coerente gestione dei percorsi di cura, dalla fase di acuzie alla fase di post-acuzie, a quella del reinserimento.

Per quanto riguarda l’assistenza riabilitativa ospedaliera, sosteniamo la necessità di mantenere una visione unitaria di tutti diversi setting assistenziali (attualmente designati con i diversi codici di disciplina 56, 60, 75, 28) e di giungere ad una migliore e più omogenea definizione delle caratteristiche clinico funzionali di accesso a ciascuno di essi, anche con un aggiornamento dei sistemi di codifica e valorizzazione delle attività.

Contestualmente, riteniamo importante che alcuni settori vengano meglio valorizzati, ad esempio riconoscendo la maggiore complessità di una parte della casistica afferente alle strutture codice 56. Tale setting infatti rappresenta la componente maggiore e più diffusa dell’assistenza riabilitativa ospedaliera, e riteniamo necessario supportarla anche in ambito tariffario, specialmente in una fase in cui   è necessario dare risposta anche ai bisogni delle persone affette da esiti di COVID19.

 

A questo proposito, si ricorda che  la Medicina Fisica e Riabilitativa è una disciplina che, a livello di assistenza ospedaliera si articola nei cod.75, 28,  56 e 60.  Nei mesi scorsi, cosi come periodicamente anche in passato è successo, si è parlato di Neuroriabilitazione, inducendo a attribuire erroneamente a questo termine il valore di un’altra distinta specializzazione, staccata dalla riabilitazione. Questo crea confusione e disorientamento.

Non esiste la specializzazione in Neuroriabilitazione, esistono invece dei criteri per differenziare i trattamenti riabilitativi  da offrire appropriatamente, per risorse e competenze, ai pazienti sulla base della loro disabilità, ovvero del funzionamento e della prognosi di recupero.

Cosi appartengono alla disciplina della Medicina Fisica e Riabilitativa (MFR) sia il codice 75, erroneamente designato di “Neuroriabilitazione”, ma che più appropriatamente sarebbe da definire di “MFR ad alta intensività per gravi cerebrolesioni acquisite”, il cod.28, il cod. 56 e il cod. 60. Per ognuno di questi codici, le risorse e le competenze necessarie sono correlate a criteri descrittivi dei pazienti che sono diverse articolazioni della MFR necessarie per una maggiore appropriatezza di intervento della nostra disciplina.

Voglio anche segnalare  alcune iniziative alle quali la SIMFER  parteciperà insieme alla FISM : la Giornata sulle sicurezza delle cure (17 settembre 2020) , l’adesione al Protocollo sull’Atto medico Ecografico e la FAD sulla riabilitazione ai tempi del Covid19  in collaborazione con l’Istituto Superiore della Sanità . Inoltre in breve si ricordano le numerose attività svolte durante la fase acuta pandemica: la preparazione della Conferenza di Consenso sulla robotica in riabilitazione, i numerosi webinar di aggiornamento, le attività di teleconsulto ambulatoriali, i lavori scientifici pubblicati sulle attività riabilitative  e le problematiche della disabilità nella fase di lockdown, la stesura di protocolli di prevenzione Covid 19 utili per la ripresa delle attività ambulatoriali, le varie survey ecc.

Un’ultima preghiera che rivolgo a tutti quelli che non hanno rinnovato la quota societaria per il corrente anno è quella di poter contare sulla loro partecipazione a contribuire a favorire tutte le attività della SIMFER (comprese quelle legali e sindacali) in un periodo particolarmente difficile causato dalla pandemia Covid 19 e dalle difficoltà economiche ad essa correlate.

Un caro saluto, anche se a distanza.

 

Pietro Fiore
Presidente SIMFER